Riabilitazione dell’Articolazione Temporo Mandibolare

Una collaborazione tra Fisio Clinic e Cosmer in cui Odontoiatria ed Osteopatia si incontrano

Marco Ceserani – 17/11/2020, Tempo di lettura 4’ 

Se soffri di cefalee, emicranie, cervico-brachialgie, probabilmente stai convivendo con un disequilibrio dell’Articolazione Temporo Mandibolare che, se nel tempo diventa cronico, può portare a blocchi articolari e progressive limitazioni dei movimenti dei muscoli interessati.

Come si svolge una prima visita valutativa:
Viene effettuata un’anamnesi del motivo di consulto per poi indagare tramite un’analisi posturale eventuali interazioni tra postura e problematiche buccali.

Lo sapevi che molte volte le problematiche di un distretto anatomico provengono da un altro?

Si prosegue con una diagnosi differenziale per escludere problematiche non di competenza osteopatica, e vengono sottoposti al paziente alcuni test di valutazione, procedendo poi al trattamento.

È nostra cura acquisire ed archiviare tramite consenso del paziente, immagini fotografiche della postura esaminata; questo processo verrà effettuato ogni volta prima e dopo il trattamento. Questo fa si che ci sia un feedback durante tutto il percorso di riabilitazione per constatare i miglioramenti effettuati giorno dopo giorno.

Analisi posturale tramite pedana posturometrica e stabilometrica Lizard
Il nostro studio inoltre si avvale di strumentazioni all’avanguardia per identificare la partenza della problematica del paziente.

Tramite l’utilizzo della pedana Lizard è possibile effettuare un’analisi posturale digitalizzata delle oscillazioni propriocettive del corpo per indirizzare verso il tipo di problematica posturale.

Lo sapevi che i principali recettori del corpo sono gli occhi, la mandibola e i piedi?

Indagando questi recettori si riesce a risalire all’origine del problema.

Anche in questo caso si evidenzia la possibilità di refertare e controllare i cambiamenti del paziente prima e dopo i trattamenti, con l’eventualità, sotto richiesta, di consegnare al paziente ed al medico curante i referti digitalizzati.

Si decide infine insieme il percorso da individuare in base alla necessità; combinato con più professionisti per risolvere la causa e non solo il sintomo. Questi possono essere: Ortodontista, Logopedista, Optometrista, Ortopedico, Osteopata, Fisioterapista e Otorinolaringoiatra.
Il presente articolo prende in esame il coinvolgimento di un Ortodonsista (Gnatologo).

Malocclusione

In caso le problematiche posturali abbiano partenza buccale, si inizia analizzando la classe dentale, per intercettare il tipo di mal occlusione. Le cause potrebbero provenire da:

  • Pre contatti dentali che alterano il rapporto tra i denti
  • Deviazioni mandibolari causate da un’usura di uno o entrambi i condili, o per la presenza di una fuoriuscita dei denti del giudizio
  • Presenza di frenulo linguale corto
  • Riduzione della dimensione verticale occlusale

Questi squilibri possono portare a problematiche quali disturbi muscolari da bruxismo, cefalee, emicranie. Il tutto non si ripercuote solo a livello locale, ma per l’azione delle catene muscolari può arrivare fino alla periferia, alterando l’appoggio podalico durante l’inizio di una passeggiata.

Una volta individuato lo squilibrio, l’ortodontista/gnatologo, lavorando a stretto contatto con osteopata/fisioterapista/logopedista, ha come obiettivo il recupero e la normalizzazione di una corretta funzione stomatognatica, quindi sia occlusale che deglutitoria. Sarà necessario oltre ad un percorso gnatologico/ortodontico tramite l’introduzione di bite, ristabilendo il centraggio della mandibola e la giusta armonia simmetrica dei muscoli, con analisi mirata tramite elettromiografia, collaborare con queste figure per non avere compensi posturali che possano arrecare problemi al paziente ma che soprattutto che possano ad andare ad inficiare tutto il lavoro svolto.

 

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